Maro’, India: decisione su pena morte “in due o tre giorni”. Letta: è inaccettabile

maro10 dic. – Il governo indiano non ha ancora deciso se consentire alla Nia di procedere contro i due maro’ in base al ‘Sua Act’, la speciale legge marittima che prevede la pena di morte in caso di omicidio, ma lo fara’ “in due o tre giorni”. Lo ha reso noto il ministro dell’Interno indiano, Sushil Kumar Shinde, all’indomani del vertice di governo a tre (insieme ai colleghi titolari di Esteri, Salman Khurshid e Giustizia, Kapil Sibal) proprio sulla delicata questione.
“C’erano molti problemi da discutere”, ha detto il ministro nel corso del suo incontro mensile con la stampa, rispondendo a una precisa domanda sul tema, “e per quanto riguarda la questione dei due militari italiani, una decisione sara’ presa in due o tre giorni”. Secondo le indiscrezioni che circolano sulla stampa indiana, la Nia potrebbe chiedere la pena di morte ma poi potrebbe rinunciarci, chiamando in causa l’impegno del governo indiano con l’Italia a non applicarla.

Nonostante la rassicurazioni fornite ancora ieri dal ministro degli Esteri indiano Salman Kurshid, secondo cui va escluso che Massimiliano Latorre e Salvatore Girone siano passibili della pena di morte, un’intesa raggiunta nelle ultime ore in India a livello inter-ministeriale riproporrebbe per i due maro’ italiani proprio lo scenario piu’ inquietante: e’ quanto scrive oggi il quotidiano ‘Hindustan Times’, secondo cui appare verosimile che Latorre e Girone siano rinviati a giudizio per imputazioni, e in forza di norme, che in caso di condanna prevedono appunto la pena capitale. Questo sarebbe il frutto di un mini-vertice tenuto tra lo stesso Kurshid, il titolare dell’Interno, Sushil Kumar Shinde, e quello della Giustizia, Kapi .

“Se l’India non dovesse rispettare le rassicurazioni” fatte al governo italiano sui due maro’ ancora detenuti, “questo sarebbe inaccettabile”. Lo ha detto il presidente del consiglio Enrico Letta intervistato a Rainews24.
“Abbiamo oggi fatto un’altra riunione del comitato di coordinamento tra i diversi ministeri e ribadito la linea che abbiamo sempre indicato”, ha spiegato. “Ci aspettiamo che il governo indiano sia conseguente con le assicurazioni che aveva dato lo stesso governo e con le rassicurazioni della Corte suprema. E cioe’ – ha aggiunto Letta – che non sarebbe stata utilizzata la fattispecie della pirateria e nel caso in questione e che la decisione sarebbe stata rapida. agi