Il vuoto assoluto nel discorso della Bonino ai vertici delle multinazionali

bonino10 genn – L’immagine che l’Italia deve dare di sé per attrarre maggiori investimenti non è quella di uno “squalo famelico” e tantomeno essere percepita come una “sirena un po’ stanca, seduta sullo scoglio ad aspettare”, descritta dal chairman dell’Ibac Martin Sorrell, ma semmai un “delfino, robusto, agile, intelligente e molto elegante”.

Così il ministro degli Esteri Emma Bonino, in conferenza stampa alla Farnesina, al termine dell’incontro con i rappresentanti dell’International Business Advisory Council (Ibac), organismo composto dai vertici delle più importanti multinazionali (Coca Cola, Pepsi Co, Yahoo!, Google, Ibm, solo per citarne alcune tra le straniere, mentre per l’Italia ci sono, tra le molte, Eni, Enel, Finmeccanica, Unicredit, Intesa, Telecom, Autostrade, Exor, Diesel, Poste Italiane, Trussardi).

“Abbiamo anche ricevuto suggerimenti”, ha spiegato Bonino, in riferimento alle “best practices”, che l’Ibac dispensa per provare ad attrarre maggiori investimenti. Il delfino, ha insistito la ministro degli Esteri, “è gioioso”: “Quello che non dobbiamo perdere della nostra identità e della nostra qualità della vita è il gioco, la gioia e la voglia di divertimento. Si può essere serissimi senza essere noiosi”, ha ironizzato Bonino.

E’ la prima volta che la Farnesina ospita una riunione Ibac, iniziativa che rientra Piano Destinazione Italia. Negli ultimi 4 anni il board di Ibac si era riunito in Campidoglio, ospitato dal sindaco, per sostenere l’amministrazione della città nella realizzazione del piano strategico per Roma Capitale.

L’evento alla Farnesina, che segue un pranzo di gala ieri sera a Villa Madama, ha raccolto intorno al tavolo oltre cinquanta capi di multinazionali e fondi di investimento di tutto il mondo, compresi Paesi emergenti come Cina, Turchia, Emirati Arabi. Un’occasione per discutere il modo di rendere l’Italia più attraente per gli investitori esteri, anche in vista di tre grandi opportunità dei prossimi anni: Expo 2015, lo sviluppo dell’Agenda Digitale e la possibile candidatura ad ospitare i Giochi Olimpici del 2024.