Coda di italiani in attesa alla casa-alloggio per immigrati

Ma questo non basta. «Alla casa alloggio per stranieri», dice Vendramin, «per regolamento non possiamo ospitare italiani e stranieri contemporaneamente, nascerebbero tensioni pericolose.

ital10 genn – Venezia MIRA. Ora è allarme. Alla Casa alloggio per stranieri San Raffaele a Mira in via Riscossa, hanno bussato alla porta negli ultimi due mesi oltre 70 persone, tutti italiani, tutti in condizioni economiche disperate. A denunciare la situazione è il responsabile della struttura, Francesco Vendramin che chiede a questo punto la realizzazione di una casa alloggio per italiani poveri in Riviera del Brenta o nel Miranese. «Nella casa alloggio San Raffaele a Mira», spiega Vendramin, abbiamo, come Caritas, 23 ospiti stranieri che possono restare solo qualche mese al massimo. Il problema è che in questi ultimi mesi tanti disperati da tutti i comuni della Riviera si sono presentati qui e hanno chiesto di poter essere ospitati al pari degli stranieri. Queste persone sono senza un lavoro, senza un tetto e hanno una situazione economica disperata a causa di divorzi e affido della casa alla moglie con figli».

La Caritas in questo caso cerca di indirizzare questi disperati verso Mestre. Nel caso di un posto in cui dormire per questo diventerà utile anche il dormitorio della Caritas che verrà realizzato all’ex Edison di Marghera. L’identikit di chi è ridotto ormai alla fame è inquietante. «Sempre più spesso arrivano qui persone giovani», dice Vendramin, « che cercano oltre ad un pasto anche un letto. Nel territorio spesso li indirizziamo alle parrocchie per avere un aiuto immediato». Alcune parrocchie a Mira come quella di San Nicolò, Borbiago e Oriago sono attive nell’aiutare le famiglie in difficoltà, e ogni mese preparano centinaia di pacchi con vestiti e generi alimentari per le tante segnalazioni che arrivano.

Ma questo non basta. «Alla casa alloggio per stranieri», dice Vendramin, «per regolamento non possiamo ospitare italiani e stranieri contemporaneamente, nascerebbero tensioni pericolose.

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