9 genn – L’Australia ha iniziato ad usare le navi della Marina militare, per respingere i barconi di immigrati che arrivano dall’Indonesia. La denuncia è partita dalle autorità di Jakarta, e quelle di Canberra non l’hanno smentita.
Gli analisti calcolano che negli ultimi sei anni oltre 50.000 rifugiati hanno tentato questo viaggio, pericoloso come e più di quello che porta dalle coste dell’Africa settentrionale a Lampedusa. Almeno mille di loro hanno perso la vita.
Tony Abbott l’anno scorso ha condotto una campagna elettorale basata anche sulla promessa di «respingere i barconi», diventando premier, e secondo il governo indonesiano ha iniziato ad applicarla. La denuncia è arrivata dal capo della polizia di Rote Island, l’isola più meridionale del paese, che spesso funziona da punto di imbarco per i disperati decisi a cercare una nuova vita in Australia. Il primo barcone, che trasportava immigrati provenienti da Sudan, Eritrea, Iran e Somalia, è stato intercettato dalla Marina di Canberra il 13 dicembre scorso, e respinto indietro il 19. Il secondo, invece, è tornato a Rote Island lunedì scorso.
Il governo di Abbott non ha confermato o smentito, ma si è limitato a dire che i suoi mezzi non hanno violato le acque territoriali dell’Indonesia. L’opposizione è subito insorta, dicendo che questi metodi non solo non risolvono il problema dell’immigrazione alla radice, ma espongono l’Australia al rischio di provocare una strage, perché i barconi respinti sono in genere instabili e non in grado di sopportare queste sollecitazioni. Invece bisognerebbe assistere i rifugiati, che quando si trovano in mare sono già in condizioni al limite della sopravvivenza.
Anche l’Indonesia ha denunciato la nuova pratica, sostenendo che peggiora la situazione, provocando nuovi pericoli e tensioni. Jakarta aveva già deciso di non collaborare più ai tentativi di fermare i barconi, dopo la scoperta che i servizi segreti australiani avevano cercato di spiare il presidente Susilo Bambang Yudhoyono e sua moglie. Questo nuovo contrasto complica ancora di più le relazioni, allontanando una soluzione condivisa del problema dell’immigrazione
paolo mastrolilli per la stampa
L’Australia ha mantenuto un certo grado di sovranita’.
Ma gli australiani fanno bene, loro con la Marina respingo l’immigrato, in Italia la Marina li va a prendere….