7 gen 2014 – Il segretario del Pd e sindaco di Firenze, Matteo Renzi, ha ricevuto oggi a pranzo a Palazzo Vecchio il senatore a vita Mario Monti. La lunga e cordiale conversazione, che faceva seguito ad analoghi incontri avvenuti a Palazzo Chigi quando Monti era presidente del Consiglio, ha riguardato le prospettive strategiche della politica europea ed italiana.
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Il fondatore di Scelta Civica ha illustrato al segretario del Pd le ragioni che, nel quadro del sostegno politico e parlamentare al governo Letta, avevano indotto SC gia’ nel giugno scorso a proporre un ”contratto di coalizione” per rafforzare l’efficacia dell’azione del governo. Il presidente Letta ha ora dato avvio ai lavori per la definizione di un simile patto con i partiti della maggioranza e una delegazione di SC guidata dal presidente Alberto Bombassei e dal segretario Stefania Giannini viene ricevuta nel pomeriggio dal presidente del Consiglio.
In questo quadro, il segretario Renzi ha confermato a Mario Monti l’interesse e la grande determinazione del Pd per le riforme strutturali. Renzi e Monti hanno poi scambiato opinioni sulle riforme istituzionali, in particolare sulle tre opzioni di riforma elettorale presentate nei giorni scorsi dal segretario del Pd e sul ruolo del Senato nella futura architettura istituzionale, tema quest’ultimo sul quale si e’ convenuto di approfondire il dialogo in tempi brevi.
I due interlocutori hanno infine avuto un ampio confronto sul quadro politico ed economico europeo, soffermandosi in particolare sul ruolo importante che l’Italia puo’ concretamente svolgere per orientare meglio le strategie della UE e dell’Eurozona, nella misura in cui da’ prova di serieta’ e di efficacia nel controllo dei conti pubblici e nelle riforme strutturali. Mario Monti e Matteo Renzi hanno infine convenuto di avere anche in futuro conversazioni come quella odierna. asca
E già ci mancava che non mangiavano insieme ma se questi erano d’accordo sino ai tempi che Berlusconi era Presidente del Consiglio che dovevano far fuori Berlusconi per metterci Monti e il PD era in delirio per la contentezza.