4 gen. – La sharia non sara’ la base del diritto tunisino. Lo ha deciso il Parlamento di Tunisi approvando i primi due articoli della nuova costituzione, che sanciscono che l’islam e’ la religione di stato, ma escludono la severa legge islamica come fonte principale della legislazione.
Secondo l’articolo 1, approvato con 146 si’ su 149 voti, “la Tunisia e’ uno stato libero, indipendente e sovrano. L’islam e’ la sua religione, l’arabo e’ la sua lingua e la repubblica e’ la sua forma di governo. Non e’ possibile emendare quest’articolo”. Nell’articolo 2 si prevede l’instaurazione di uno stato a carattere civile basato sulla cittadinanza, sulla volonta’ del popolo e sul primato del diritto.
Neanche il secondo articolo della nuova costituzione e’ emendabile. L’Assemblea ha invece respinto due emendamenti che proponevano rispettivamente l’islam e il Corano e la Sunna come fonte principale della legislazione. La costituente dovra’ approvare entro il 14 febbraio 146 articoli e decidere su 250 emendamenti. Senza la maggioranza dei due terzi si dovra’ ricorrere al referendum.