4 gen. – “L’Ue deve parlare in maniera chiara e dura con il governo ucraino. Chi é responsabile dell’oppressione e della mortificazione della democrazia in Ucraina (cioé chi è contrario all’ingresso dell’Ucraina in UE) non deve avere il diritto di entrare nel territorio europeo. Togliamo il visto ai politici di Kiev responsabili della repressione e apriamo le porte dell’Ue ai cittadini ucraini“.
Lo ha dichiarato Gianni Pittella, vice presidente vicario del Parlamento europeo ed esponente Pd, incontrando a Kiev Vitaly Klichko, leader del partito di opposizione Udar.
“Mi batterò perché tutto il Parlamento europeo adotti questa posizione e perché anche la commissione si convinca della necessità di fare forti pressione sul governo perché porti avanti un processo di riforme democratico. Gli ucraini – conclude Pittella – sono per cultura, storia e mentalità europei”.
“L’instabilità economica e politica dell’Ucraina può portare all’instabilità di tutta l’area. Se il governo non vuole cambiare il suo atteggiamento, allora dobbiamo cambiare il governo – avverte Klichko, che aggiunge – i russi ci comprano il debito, ci finanziano ma non portano alcuna riforma. Noi vogliamo portare avanti riforme di stampo europeo in termini economici, politici e dei principi democratici. E se così tanti ucraini sono scesi in piazza per proprio per questo. Non per sostenere partiti politici ma per il loro futuro”.
Nell’agenda di Pittella oggi a Kiev anche un incontro con Yevhenia, figlia di Yulia Tymoshenko, leader in carcere dell’opposizione ucraina, e con la giornalista aggredita e picchiata, Tetyana Chornovol. (TMNews)