Bando da 450mila euro per servizi fotografici alla Camera

Enrico Letta Government To Face Confidence Vote

4 genn – La vanità non ha prezzo. Nemmeno a Montecitorio. In tempi di spending review si taglia tutto…ma non i servizi fotografici. A Monetcitorio si bada molto all’immagine e al vezzo di posare davanti ad una macchina fotografica non si sottrae nemmeno la Presidente della Camera Laura Boldrini. Così, durante le feste natalizie, la Camera dei deputati, in silenzio, si prepara a sopendere 450 mila euro per i “servizi fotografici”. Un bel regalo di Natale, dunque, per le agenzie fotografiche che certamente non si lasceranno scappare l’occasione. Secondo la documentazione ufficiale, come racconta LaNotizia, il guadagno annuo stimato è di 150 mila euro per un appalto della durata di tre anni.

L’ennesimo spreco – E il conto (salato) è presto fatto: 450 mila euro. Un bando quello della Camera che di certo farà discutere, dato che la Boldrini da tempo parla di tagli agli sprechi e di una forte spending review anche a Montecitorio. Parole alle quali puntualmente non seguono i fatti. Il bando inoltre a quanto pare è blindato. La procedura sarà ristretta e non aperta. Secondo quanto specificato nel bando potranno partecipare soltanto coloro che già hanno realizzato “servizi fotografici per corrispettivi complessivamente non inferiori a € 240.000 nel corso del triennio 2010-2012 per eventi di rappresentanza per amministrazioni aggiudicatrici ai sensi del Codice dei contratti pubblici, regolarmente eseguiti”.

Procedura ristretta –  Insomma, una procedura a cui parteciperanno soltanto i “vecchi clienti” delle amministrazioni pubbliche. Insomma col “bando di Natale”, Montecitorio ha chiuso l’anno come lo aveva cominciato, sprecando i soldi dei contribuenti. Solo nel primo semestre 2013 – come si evince dal rapporto della Camera sulle spese per lavori, servizi, beni e consulenze – se ne sono andati 176 mila euro per cerimoniale. Una valanga di euro finiti tutti nelle tasche delle società fotografiche. Così adesso il conto nei prossimi tre anni salirà a 450 mila euro. Alla faccia dei tagli agli sprechi.

libero