3 genn – Mattinata a Villa Rosebery per il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano a Napoli in visita privata dallo scorso primo gennaio in compagnia della moglie signora Clio. Il capo dello Stato, probabilmente, ancora con i postumi di mal di gola e raucedine, ha preferito non uscire dalla residenza presidenziale di Posillipo anche a causa delle condizioni climatiche caratterizzate da umidità e pioviggine.
Anche oggi, così come era avvenuto ieri, c’è stato il tentativo da parte di un napoletano di consegnare al presidente una lettera. Oggi un disoccupato 60enne, Agostino A., residente nel quartiere Scampia, eludendo i controlli per i non residenti di polizia e vigili urbani, è giunto dinanzi al cancello di Villa Rosebery tentando di consegnare la missiva scritta dalla moglie dal momento che lui è analfabeta. L’uomo, disoccupato iscritto al coordinamento precari Bros, vive da qualche tempo soltanto grazie all’aiuto della Caritas e della parrocchia perché non riceve più neanche i 500 euro mensili per i partecipanti al progetto di formazione Bros destinato all’ambiente.
“Sono una cittadina italiana di Scampia – ha scritto la moglie Rosa al presidente – mio marito, per colpa delle istituzioni, ha avuto anche una forte depressione ed è stato ricoverato 20 giorni al Cardarelli”. Così come è accaduto per la 70enne che ieri ha tentato di recapitare una lettera di aiuto per la figlia rimasta senza lavoro e per un paio di dipendenti dell’Astir, sul punto di essere licenziati, la missiva non è stata consegnata. Al disoccupato 60enne, infatti, è stato consigliato di inviare la missiva via posta direttamente al Quirinale.