Bologna, 3 genn – Feto trovato morto in campo nomadi: il padre indagato per omicidio colposo
Iscritto nel registro degli indagati per le ipotesi di omicidio colposo e omissione di soccorso, il padre del feto trovato morto ieri nel campo nomadi di via Landi. Lo ha disposto il pm di turno Augusto Borghini, cha ha anche ordinato l’autopsia sul cadavere, affidata al medico legale Sveva Borin.
Il feto pesava meno di mezzo chilo e, presumibilmente, è di circa sei mesi. Ora gli inquirenti sono al lavoro per accertare eventuali responsabilità sul decesso.
Da capire innazitutto se il feto sia nato già morto o meno, ma anche se ci sono stati ritardi nell’avvisare i soccorsi. Da accertare anche se il taglio del cordone ombelicale, effettuato dal padre del feto per sua stessa ammissione, sia stato fatto realmente per salvare la donna, ora ricoverata al Maggiore.
Da quando emerge dalle prime indagini sembrerebbe che dopo aver tagliato il cordone ombelicale del feto, il padre lo abbia avvolto in un asciugamano e abbandonato in terra al freddo e sotto la pioggia per almeno un’ora e mezza, quindi si è allontanato. A chiamare il 118 dal campo nomadi è stata infatti un’altra donna e il marito ha poi raggiunto solo più tardi la moglie in ospedale, dove nel frattempo erano arrivati i carabinieri, che poi lo hanno sentito.
Si ritiene che la donna, dopo aver accusato forti dolori potrebbe aver avuto un aborto spontaneo. Ma restano ancora molti i punti da chiarire sulla vicenda. Per sciogliere i nodi e dare un perchè alla morte, eseguono le indagini i carabinieri di Borgo Panigale.
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