27 dic – A un immigrato ”che ha già conseguito la cittadinanza italiana” deve essere data la possibilità di cambiare il suo nome per assumerne uno italiano quando la scelta è dettata dalla ”volontà di una ancora maggiore integrazione non soltanto nell’ambiente di lavoro o nei rapporti interpersonali, ma nella stessa collettività nazionale”.
Così il Tar della Lombardia ha accolto il ricorso di un uomo di origine albanese e cittadino italiano che chiedeva di poter ”mutare” il suo nome da Erzen in Emilio.