Alfano su Repubblica: con Silvio e’ vera rottura “evitate letture melense”

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27 dic. – Tra Angelino Alfano e Silvio Berlusconi e’ vera rottura. Il vicepremier lo ribadisce in un’intervista alla ‘Repubblica‘ in cui spiega: “La nostra scelta e’ stata troppo netta, forte e chiara per prestarsi a una lettura melensa. Ha avuto tutto il dolore e l’asprezza di una decisione di questo tipo. E’ evidente gia’ dal nome che abbiamo scelto che la nostra ambizione e’ ristrutturare e innovare il centrodestra attraverso lo strumento delle primarie di coalizione “.

Per Alfano “la svolta generazionale e’ una realta’. Per noi quarantenni che la stiamo vivendo in prima persona e’ senza dubbio un’opportunita’, ma anche una grande responsabilita’. Se riusciremo a cambiare le cose bene, viceversa saremo accusati di aver bruciato una grande chance, forse l’ultima”. La Bossi-Fini e’ “una legge che contiene tanti capitoli e non puo’ essere liquidata con uno slogan”. Il vicepremier e ministro dell’Interno Angelino Alfano ribadisce in un’intervista a ‘Repubblica’ che per il Ncd la Bossi-Fini non si tocca. E sottolinea: “Noi poniamo una domanda: ma davvero, con la crisi che attanaglia milioni di famiglie, il Pd ritiene che la priorita’ debba essere quella di dare la cittadinanza a chi semplicemente e’ nato in Italia oppure la cancellazione della Bossi-Fini? Per noi invece la priorita’ e’ il lavoro”.

Sulla sicurezza degli italiani, insiste Alfano, “non si scherza. Tra quelli che si sono cuciti la bocca a Ponte Galeria la meta’ sono spacciatori e l’imam e’ indagato per gravi reati come rapina e lesioni. Un conto e’ la giusta tutela dei diritti umani, altra cosa e’ distrarsi sulla sicurezza degli italiani con il rischio di ritrovarsi magari domani con queste stesse persone che spacciano davanti a una scuola”.
(AGI) .

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