23 dic – ”Se avessi avuto solo la minima opportunita’ di rifiutare l’amnistia, l’avrei fatto”. Lo ha affermato Maria Aliokhina, appena uscita dalla colonia penale in cui era detenuta a Nizhny Novgorod. In una intervista all’emittente televisiva privata russa Dozhd Tv, l’attivista delle Pussy Riot ha liquidato il provvedimento di amnistia come una ”acrobazia di pubbliche relazioni”.
”E in questo contesto, sono stata solo un corpo spostato. Nulla a che vedere con me”, ha aggiunto. La sua compagnia Nadia Tolokonnikova dovrebbe essere rilasciata ”entro alcune ore” dall’ospedale della colonia penale di Krasnoyarsk, dove e’ stata trasferita il mese scorso, ha anticipato il marito e portavoce delle Pussy Riot, Pyotr Verzilov.
Speriamo che non vengano in Italia.