Pordenone, 22 dic. – Dieci persone arrestate e altre sette denunciate: e’ il bilancio di una vasta operazione contro i furti nelle aziende portata a termine dai carabinieri della compagnia di Sacile (Pordenone). Le indagini, durate molti mesi, hanno permesso di sgominare una banda di cittadini romeni che facevano i pendolari con il loro Paese e che, quando si trovavano in Italia, alloggiavano nel campo nomadi di via San Dionigi, a Milano.
Nei numerosi raid notturni, i malviventi hanno messo a segno una quarantina di colpi, per una refurtiva di alcune centinaia di migliaia di euro, in gran parte recuperata. L’attivita’ criminale si svolgeva in tutto il Nord Italia, tra Lombardia, Friuli e Veneto. Appena messi a segno i furti, i ladri rientravano nella notte nel capoluogo lombardo, mentre alcuni complici portavano immediatamente all’estero la refurtiva.
L’inchiesta ha visto anche il coinvolgimento della polizia slovena. L’indagine e’ stata denominata ‘Rom-Ciot’, dal nome del capo della banda, Costantin Chiriac (alias Ciot), 27 anni, romeno come tutte le altre persone coinvolte. L’uomo aveva il compito di arruolare giovani leve del crimine nel suo Paese d’origine, individui non noti alle forze di polizia italiane e per questo meno individuabili. In occasione di una delle trasferte nel Nordest, i componenti della gang hanno anche avuto un incidente, sulla tangenziale di Mestre, abbandonando uno dei furgoni rubati in strada e proseguendo la fuga con un altro veicolo sottratto nel corso delle loro azioni. Tra i tanti indizi di colpevolezza a carico del gruppo criminale, anche un’intercettazione telefonica nella quale, uno dei ladri, confida alla propria compagna di essere divenuto un ladro di professione, attivita’ che gli fruttava denaro facile e in grande quantita’, per ottenere il quale, in Romania, ci sarebbero voluti anni di lavoro regolare.
L’indagine dei carabinieri di Sacile ha avuto avvio dai numerosi furti, anche di rame, avvenuti in aziende di Sacile, Brugnera, Fontanafredda e Porcia, con danni per complessivi 240mila euro. Tutta la banda infine e’ arrestata: oltre al capo Constantin Chiriac, sono finiti in carcere Ionel Marius Troie (alias Marius), Ionut Chiriac (alias Gabi), Daniel Silviu Scripcaru (alias Danut) e Costel Lungu (alias Costel). (AGI)
In Romania non si muovono perché li gli spezzano le mani e le gambe invece qui in Italia sono anche accolti a braccia aperte dal PD e SEL, foraggiati da varie associazioni gli danno lo stipendio, e delinquono ripetutamente tanto se li prendono non gli fanno un bel niente, e loro ricominciano da capo, ci vorrebbe l’Espulsione immediata dall’Italia anche a chi li proteggono e li foraggiano. Ariviva l’Italia.