20 DIC – Duro colpo della Corte Costituzionale del Portogallo alla manovra anticrisi varata dal governo: i giudici hanno bocciato uno dei punti-chiave della riforma, quello riguardante il taglio del 10 per cento delle pensioni superiori ai 600 euro, ritenendolo incostituzionale.
Per il Governo conservatore di Passos Coelho – che appena tre giorni fa aveva ottenuto un giudizio sostanzialmente positivo dalla Troika (Ue-Fmi-Bce) – si tratta di dover rimodellare il bilancio statale del 2014 in modo da recuperare altrove i 388 milioni che quel provvedimento avrebbe consentito di risparmiare. Il Portogallo, infatti, il prossimo anno deve ridurre il deficit al 4% del PIL, come prevedono gli accordi sottoscritti nel 2011, quando ottenne un prestito di 78 miliardi di euro.
La Troika – che aveva concluso la sua decima verifica in Portogallo – aveva anche espresso timori, rivelatisi fondati, che la Corte potesse bocciare qualche provvedimento rendendo difficile il programma approvato dal Governo.
Il Portogallo dovrebbe uscire entro il giugno prossimo dal piano di salvataggio, ma proprio ieri il Fondo monetario aveva avvertito che al Paese serviranno almeno altri dieci anni prima di risolvere tutti i suoi problemi strutturali. (ANSAmed).
E ‘ come un pugno in testa alla troika,onore alla Corte Costituzionale del Portogallo!