Inviava lettere minatorie a se stessa, denunciata presidente di associazione antistalking

lettereMATERA, 20 dic –  – Era andata persino in televisione a raccontare le minacce e le persecuzioni subìte, facendosi intervistare da emittenti nazionali e locali. E invece era tutto inventato. Ecco perché la polizia di Matera oggi ha denunciato per procurato allarme una donna di 47 anni al termine di un’indagine nata per identificare il persecutore anonimo che le avrebbe inviato lettere di contenuto minatorio.

I poliziotti hanno predisposto un servizio di videosorveglianza presso l’abitazione della donna, scoprendo che la 47enne depositava personalmente le “lettere minacciose” nella cassetta della posta indossando guanti di lattice.

Il 27 settembre, giorno della prima presunta lettera minatoria, la donna, A.F., aveva dichiarato in tv che le minacce potevano essere riconducibili alla sua collaborazione con l’autorità giudiziaria per l’individuazione di una setta capeggiata da un uomo chiamato ‘mago Sal’ e dedita alla riduzione in schiavitù e all’induzione alla prostituzione di donne e a estorsioni e truffa, della quale era stata costretta ad essere sacerdotessa. Oppure riconducibile al brutale femminicidio del 7 dicembre 2010 della sorella ad opera del suo ex convivente.

Sempre l’indagata, il 17 novembre aveva presentato, con ampia visibilità mediatica, quale presidentessa locale, la neonata associazione materana antistalking ‘Amatas’.

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