19 dic – ”E’ stato molto positivo l’atteggiamento dei media e del web, all’indomani della pubblicazione delle ‘Linee Guida per una informazione rispettosa delle persone Lgtb’. Mi fa piacere che il dibattito sulla condizione delle persone Lgbt in Italia abbia preso tanto vigore e sollevato l’attenzione sul delicatissimo tema della discriminazione”.
Questo il commento di Maria Cecilia Guerra, viceministro del lavoro e politiche sociali, con delega alle pari opportunita’ alla presentazione delle linee guida. Queste, pubblicate appena pochi giorni fa, sono state volute dal Dipartimento per le pari opportunita’ e dall’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali (Unar). Il Dipartimento stesso ha sottolineato come le linee guida vogliano essere ”solo un semplice strumento, e non certo un’imposizione o una forma di censura, destinato agli operatori dell’informazione, proprio per riflettere sulle discriminazioni dettate da motivi di orientamento sessuale”.
Le ‘Linee guida’ nascono nell’ambito di un progetto finanziato dal Consiglio d’Europa, in attuazione del Programma ‘Combattere le discriminazioni basate sull’orientamento sessuale e sull’identita’ di genere’. Questa proposta rientra, peraltro, negli impegni assunti dal Governo italiano con l’adozione, della Strategia nazionale LGBT, piano programmatico per il triennio 2013-2015.