19 dic – ”È assolutamente legittima la mia scelta di rappresentare la Camera dei Deputati alla commemorazione di Nelson Mandela; così come di considerare non inopportuna la presenza del mio compagno ad una cerimonia ufficiale, per le stesse ragioni per le quali il presidente del Consiglio era lì insieme a sua moglie e altri rappresentanti istituzionali di altri Paesi avevano al fianco i rispettivi partners”.
Lo scrive la presidente della Camera, Laura Boldrini, in una lettera a Repubblica. ”In 9 mesi di mandato, l’aereo di Stato l’ho preso in una sola altra occasione: il 4 novembre, per volare a Bari a rappresentare il Presidente della Repubblica in una manifestazione per la Festa delle Forze Armate”, evidenzia Boldrini. ”Le occasioni istituzionali non sarebbero certo mancate: sono state 96, fin qui, le iniziative alle quali ho preso parte lontano da Roma, comprese alcune missioni all’estero. Ma continuo a pensarla come la pensavo quando ero soltanto una privata cittadina: anche i ‘vertici’ istituzionali, tutte le volte che è possibile, devono spostarsi come i comuni mortali. Dunque aerei di linea, se si può low cost, e treni”.
”Le poche volte in cui il mio compagno mi ha accompagnato nelle missioni – aggiunge Boldrini – si è ovviamente pagato di tasca sua il viaggio, aereo o treno che fosse. Non un euro a carico dello Stato, come è sacrosanto. E in base allo stesso criterio ci siamo regolati per il viaggio in Sud Africa”. ansa
Premetto che non sono un avvocato, ma direi che, poiché in Italia le coppie di fatto non esistono legalmente, la signora in questione non avesse il diritto di portare il suo compagno. Il fatto che lo rivendichi come un diritto è, al solito, sintomo dell’arroganza dei nostri politici, mi auguro non dell’ignoranza!
È legittimo portarlo a spese sue, non a spese nostre