Sud Sudan, Bonino: ok stabilizzazione, ma la UE non eliminerà i gruppi jihadisti

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18 dic – E’ iniziata questa mattina l’evacuazione dei cittadini italiani presenti nel Sud-Sudan, per la maggior parte operatori umanitari, e un analogo provvedimento “se necessario e se sarà richiesto” sarà adottato anche nel caso della Repubblica Centrafricana: lo ha reso noto il ministro degli Esteri, Emma Bonino.

A questo proposito il ministro ha confermato che ci sarà un impegno europeo, sottolineando tuttavia che ogni eventuale stabilizzazione non eliminerà di per sé i gruppi jihadisti, pur costringendoli a “prendere altre strade”.
La decisione dell’evacuazione è stata presa dopo sanguinosi scontri tra fazioni militari nella capitale Giuba, nei quali sono state massacrate oltre 500 persone.

Tra i 400 e i 500 morti. Più di 800 persone ferite. È il bilancio dell’ondata di scontri tra fazioni militari contrapposte che ha scosso il Sud Sudan. Un bilancio basato sui dati forniti dagli ospedali della capitale Juba.

Le violenze sono scoppiate domenica sera tra le forze fedeli al Presidente Salva Kir e quelle che appoggiano Rieck Machar, ex Vice Primo Ministro sollevato dall’incarico a luglio scorso. Quest’ultimo sarebbe stato artefice di un tentativo di colpo di Stato secondo le autorità di Juba.

Oltre 15.000 persone hanno trovato rifugio nelle basi Onu attorno a Juba. “Siete venuti in cerca di pace. Ora gli scontri sono finiti. Invitiamo tutti quanti a tornare alle proprie case” ha detto rivolto agli sfollati Michael Makuei Lueth, Ministro dell’Informazione del Sud Sudan.

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