17 nov – Elio Lannutti e Rosario Trefiletti, rispettivamente presidenti di Adusbef e Federconsumatori, mettono in evidenza in un comunicato congiunto che, secondo “un recente studio di UBS (Unione Banche Svizzere) l’Italia rappresenta uno dei maggiori mercati europei di crediti erogati dalle banche e non più pagati (sofferenze), con una dimensione di 243 miliardi di euro e con uno dei peggiori rapporti di copertura del rischio, pari ad una media del 38,4%”.
Questa è la migliore prova provata che i banchieri italiani, adusi ad erogare finanziamenti clientelari a gruppi amicali e combriccole di potere, negano i prestiti ai meritevoli.
Il comunicato di Lannutti e Trefilati continua a esaminare il rapporto di Ubs, da cui risulta che:
UNICREDIT e’ LA BANCA PIU’ INCAGLIATA
La massa di 243 miliardi di crediti scaduti, ristrutturati, incagliati o girati a sofferenza è così divisa secondo lo studio UBS: 55,9 miliardi di euro (pari al 23%) sono appannaggio di Unicredit; seguita da Banca Intesa con 48,6 miliardi (20%); al terzo posto Mps con 29,3 miliardi ed il 12%; al quarto Banco Popolare con 17 miliardi ed il 7%; al quinto Ubi Banca con 12,2 miliardi ed il 5%; al sesto Banco Popolare Emilia Romagna con 7,3 miliardi ed il 3% con il restante 30% spalmato tra le altre banche minori.
Il risultato – scrive UBS- è un impatto negativo sulla percezione del rischio ed i livelli di valutazione, con le banche che hanno il maggior stock di crediti deteriorati, destinati ad aumentare significativamente nel 2013.
Nel rapporto tra crediti deteriorati sui prestiti totali alla clientela (Npl netti) che misura la capacità dei banchieri di valutare la meritorietà del credito, la più virtuosa è Mediobanca con lo 0,6%; la più allegra è Unipol con il 6,3%, seguita da MPS (5%); Bnl (4,5%); Unicredit (3,5% uguale alla media); Intesa San Paolo al 3%.
“Altro dato che dimostra la pessima gestione creditizia dei signori banchieri è il rapporto tra crediti Npl e Core Tier 1, principale indicatore patrimoniale delle banche. Banco Popolare ha il record negativo con l’87,7% seguito da BPM con l’82,6% e da Carige, che si piazza al terzo posto con il 72,6%: i crediti deteriorati di queste 3 banche hanno mangiato l’intero patrimonio. Seguono Bper con il 61,7%; Unicredit con il 44,3%; Ubi banca col 43%; Intesa San Paolo con il 37,8%”.
“A fronte di questa disastrosa gestione del credito e del risparmio, che non lascia margini a dubbi e giustificazioni e che dovrebbe indurre Banca d’Italia a chiedere conto ai banchieri perché utilizzano i sudati risparmi degli italiani per finanziare le aziende decotte fatte di amici e compari come Zalesky, Zunino, Ligresti invece di offrire credito ad imprenditori meritevoli, Adusbef e Federconsumatori chiedono al Governo, sempre più a braccetto con le banche amiche nell’assecondare i loro desiderata, come la rivalutazione delle quote di Bankitalia ed il regalo fiscale di 19,4 miliardi di euro inserito nella legge di stabilità, di sanzionare una gestione imprudente che danneggia le Pmi e le famiglie, nuocendo gravemente all’economia italiana”. (Comunicato Adusbef – Federconsumatori)