16 dic – “L’euro è il presupposto stesso del nostro futuro”. Il presidente della Bce Mario Draghi lo dice chiaramente, in una intervista a La Repubblica che pubblica oggi il colloquio concesso da Draghi a Le Journal du Dimanche: “La tesi populista” di chi pensa di uscire dalla moneta unica “non regge alla prova dei fatti”.
E Draghi aggiunge: “Sta a noi spiegare perché l’euro è stato e rimane un progresso, la moneta del futuro. Più Europa e più integrazione possono essere fattori di rilancio. Dobbiamo ridare speranza”.
«La crescita è tornata, ma di sicuro non è galoppante. È modesta, fragile, disuguale. La Germania va bene. Francia, Italia e Spagna vanno meglio. I Paesi Bassi meno bene e Grecia e Portogallo restano sotto pressione. La disoccupazione si mantiene troppo elevata, ma sembra stabilizzarsi intorno a una media del 12 per cento. L’anno prossimo prevediamo un ritmo di crescita per la zona euro dell’1,1 per cento e nel 2015 dell’1,5 per cento».
Ma prevedere, non significa essere certi, sono anni che si dice che l’euro è stata la salvezza ma è altrettanto vero che l’euro per l’Italia, la Grecia e il Portogallo è stata la distruzione. Chi ci ha guadagnato è stata solo la Germania.
Eppure l’altro giorno leggevo che il premio nobel per l’economia spiegava perchè bisogna uscire dall’euro..quindi chi dei due non capisce nulla di economia?