11 dic. – Via libera della Camera alla fiducia al governo Letta. I si’ sono stati 379, 212 i no, 2 gli astenuti.
“Tutto faro’, tranne arrendermi alle tentazioni di chi dice ‘il caos e’ troppo, non ce la faremo’. Io non mi arrendero’ e combattero’ come un leone”. Cosi’ il premier, Enrico Letta, ha concluso la replica al dibattito sulla fiducia alla Camera.
Nel suo discorso, Letta ha usato toni pacati ma fermi. “Sono qui – ha detto – per chiedere il voto di fiducia per un nuovo inizio con obiettivi realizzabili e tempi certi per evitare di gettare nel caos il Paese quando e’ in grado di rialzarsi. E’ nostro obbligo anche generazionale guidare l’Italia in questa direzione”. “Nella questione giudiziaria di Berlusconi non sono entrato e non entro oggi. Accettando l’incarico dalle mani del Capo dello Stato, a cui ogni giorni va il nostro ringraziamento, avevo detto che il mio non sarebbe stato un governo a tutti i costi e non lo e’ stato.
Il rispetto della legalita’ era un limite da non oltrepassare, quel limite non e’ stato oltrepassato, per far questo mi sono preso anche il rischio di andare a casa ma questo ci ha dato forza e questa forza ora deve essere usata per il bene del Paese”.
Il premier ha denunciato con forza il tentativo “di immiserire quest’Aula con una cultura che avalla la violenza”, che “vuole fare macerie” della democrazia, “arriva ad incitare all’insubordinazione le forze dell’ordine”, forze dell’ordine che – dice il premier – “voglio ringraziare per la fedelta’ indiscutibile ai valori” dello Stato. “La coalizione e’ piu’ unita, ci sono le condizioni per definire un patto di governo, un impegno per il 2014. Il nuovo inizio e’ oggi” – ha detto il Presidente del Consiglio in aula. “Oggi ci sono le condizioni” per un patto di coalizione.
Lei sig. Letta doveva combattere come un leone e opporsi a Bruxsel ma non l’ha fatto, vuole fare il leone con le persone anziane, pensionati e disoccupati che si sognano di poter mangiare un piatto di minestra ho detto solo minestra, dite più bugie voi che il Re delle bugie.