5 dic – Se ne parla ormai da mesi se non da anni: la visibilità (reach) organica (non a pagamento) dei post delle pagine su Facebook è in costante riduzione. Di conseguenza anche l’engagement (in termini di clicks, like, share e commenti) dei post stessi è mediamente sempre più basso. Fino ad oggi tutti avevano accusato Zuck & Co. di aver modificato l’EdgeRank (l’algoritmo in base al quale i post acquisiscono o meno visibilità) per affossare i post e spingere le aziende a pianificare ads per “tirarli su”.
Ci sono stati già vari periodi in cui i brand, chi più chi meno, hanno dovuto fare i conti con quelle che ormai possono essere definite “le mazzate di Facebook”. Quella di questi ultimi giorni potrebbe essere però la mazzata definitiva. E la cosa più sconvolgente è che Facebook, candidamente e tranquillamente, ha ammesso che le mazzate sono volute e finalizzate ad “obbligare” le aziende ad investire per avere visibilità.
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