GENOVA, 4 DIC – Per quasi due anni ha importato dalla Cina numerose tonnellate di aglio scrivendo sulle bolle di accompagnamento che si trattava del più modesto porraccio. In questo modo una imprenditrice cinese è riuscita a evadere 234 mila euro di dazi e 11 mila di Iva.
Oggi, il pubblico ministero Stefano Puppo ha chiesto la condanna a tre anni per la donna per le accuse di falso e contrabbando. L’aglio veniva poi fatto arrivare in Austria dove veniva venduto alla grande distribuzione.