Palermo, 4 dic. – “Una nuova bomba sociale sta per abbattersi su Palermo. E’ il caso Almaviva”. Confindustria Palermo lancia l’allarme per i 4.500 lavoratori impiegati in citta’ presso la multinazionale di call center, chiedendo alla Regione di non tardare oltre nell’individuazione di una soluzione. Il colosso tecnologico, presente in citta’ da 12 anni, nelle due sedi operative da’ lavoro a 4.500 persone.
L’azienda soffre i durissimi contraccolpi della crisi: ha subito una sensibile flessione dell’attivita’, vive l’incertezza legata alle ipotesi di vendita di Alitalia, paga il prezzo di una situazione logistica ritenuta penalizzante. Almaviva ha manifestato la propria disponibilita’ a trasferire la sede legale sull’Isola e dunque a pagare i tributi alla Regione siciliana. Ma “il paradosso e’ che si susseguono incontri e confronti, si aprono i tavoli, ma non arrivano le risposte concrete di cui l’impresa ha bisogno”, accusa Confindustria Palermo secondo cui “una soluzione si puo’ trovare. Non c’e’ piu’ tempo da perdere. Il momento e’ estremamente delicato e non consente piu’ alcun rinvio o ritardo nell’affrontare e risolvere in maniera definitiva la questione sollevata dal gruppo imprenditoriale. Urge una soluzione concreta e immediata. Altrimenti piangeremo le conseguenze di una altro caso Fiat”.