3 dic. – Gli scafisti dell’imbarcazione soccorsa nel mare in tempesta al largo della costa calabrese hanno tentato di gettare in mare una bambina di tre anni che stava male. E’ uno degli episodi piu’ drammatici che emergono dal racconto dei migranti tratti in salvo ieri al largo delle coste ioniche. La piccola clandestina di tre anni – hanno rivelato i profughi alla Polizia – vomitava e piangeva di continuo su quel barcone che poteva affondare da un momento all’altro.
Un tormento andato avanti per due giorni, mentre tutti i clandestini erano costretti a svuotare lo scafo dell’acqua che quelle onde altissime portavano a bordo, sotto la minaccia dei coltelli degli scafisti. A un certo punto il padre della bimba ha temuto che la piccola stesse per morire e, malgrado gli scafisti avessero ordinato a tutti di stare sotto coperta, ha preso in braccio la sua bambina ed e’ andato sul ponte per farle prendere aria. Uno degli scafisti a quel punto ha afferrato la bimba minacciando di buttarla in mare. Solo la ribellione dei migranti, colpiti anche con calci e pugni, ha indotto gli scafisti a desistere dal loro intento.