3 dic – “Non volendo Renzi fa da sponda alla destra e a Grillo”. Lo ha detto Gianni Cuperlo, candidato alla segreteria del Pd, in un’intervista a RaiNews24. Anche in un’intervista rilasciata a ‘La Repubblica’, Cuperlo ha ribadito lo stesso concetto: “Penso che non servano gli ultimatum nè nascondere la polvere sotto il tappeto. Dire che non si temono le urne mentre Alfano rischia di finire asfaltato da Forza Italia diventa una sponda a Berlusconi. Così non si unisce il Pd ma lo si divide”.
Cuperlo ha poi parlato della crisi e di quello che potrà fare il Pd: “Questa è la crisi più grave del secolo, ma è una crisi della domanda interna, perché il nostro export tutto sommato ha retto. Milioni di famiglie italiane ormai sono in difficoltà a riempire il carrello della spesa ogni mattina. La vera urgenza è l’assenza di lavoro.
Io penso che il nuovo segretario Pd – ha spiegato Cuperlo – dovrà dedicarsi alla costruzione di un nuovo centrosinistra, che sia una vera alternativa, perché questo governo è di transizione, d’emergenza. Dobbiamo riconquistare anche sentimentalmente la fiducia delle persone”. “Io voglio un Pd più ampio e inclusivo – ha aggiunto ancora – ma non penso neppure ad un partito fondato su due polarità formate dagli amministratori e dai parlamentari.
Penso a un partito che non si chiuda dentro le mura delle istituzioni”. “La vicenda di Prato è un pezzo di ‘800 che si riaffaccia sulla nostra società – ha detto ancora Cuperlo -. Questo non ha nulla a che vedere con i diritti della persona. Questo deve essere l’Europa, deve essere non solo conti di bilancio ma garanzia dei diritti umani”. “La tecnocrazia non ha tenuto conto la disumanità di questa crisi”, ha concluso Cuperlo.
Quante belle parole…ma poi? Alle parole arrivate ai fatti? Uhm vediamo vediamo…N O !!!