Azienda strangolata dalla crisi, coppia di coniugi tenta il suicidio

suicidi2 dic. – Una coppia della provincia di Bologna ha tentato il suicidio perche’ la loro azienda, in gravi difficolta’ economiche, non riusciva a far fronte alla crisi.
Due coniugi di Castello di Serravalle – un artigiano di 62 anni e una casalinga di 60 – sono stati salvati dai carabinieri dopo aver tentato il suicidio ingerendo ansiolitici e inalando il gas di scarico della loro vettura. A dare l’allarme la figlia 24enne, che rientrando a casa ieri pomeriggio non aveva trovato i genitori.

Le ricerche sono scattate nella notte: l’auto, una Citroen Saxo con i due a bordo assieme al cane, e’ stata notata di prima mattina, in una zona isolata ai confini col comune di Zocca, da un uomo che stava andando al lavoro. La figlia della coppia, rientrando a casa, non aveva trovato nemmeno il cane labrador, in un primo tempo aveva pensato che i genitori avessero portato l’animale dal veterinario. Col passare delle ore, si era pero’ preoccupata e nella notte aveva chiamato una zia che l’aveva raggiunta a casa, telefonando ai centri di soccorso per escludere un incidente stradale.

E’ stata la donna, rovistando nell’appartamento assieme alla ragazza, a trovare i cellulari della coppia e una lettera a lei indirizzata, scritta dalla sorella, nella quale – facendo riferimenti alle difficolta’ economiche della ditta con sede a Castello di Serravalle intestata al marito – manifestava l’intenzione di farla finita. In casa mancava anche una scatola di Tavor e – da un controllo su internet – e’ venuta fuori anche una ricerca sugli effetti dei barbiturici e dell’intossicazione dai gas di scarico. Sul sedile posteriore dell’auto, e’ stata trovata una bombola aperta di gas gpl.
Immediate le ricerche delle pattuglie dei carabinieri nella zona: i coniugi, ritrovati gia’ semi-incoscienti, sono stati trasportati dal 118 all’ospedale civile di Vignola.