29 NOV – I circa 200mila profughi siriani che vivono nei campi allestiti in Turchia lungo il confine devono sopravvivere con 80 lire turche al mese, circa 29 euro, ha reso noto la commissione d’inchiesta parlamentare sui diritti umani di Ankara.
Sessanta lire sono fornite dal Fondo Alimentare Onu, le altre 20 dal governo turco. Molti rifugiati hanno detto alla commissione parlamentare che questa somma non basta per mangiare a sufficienza. I profughi ospitati nei campi non ricevono più pasti caldi gratuitamente alla mensa a causa, secondo il rapporto della commissione, di “differenze nelle culture alimentari”.
Secondo la stampa turca la situazione dei circa altri 400mila rifugiati in Turchia, che non sono registrati ufficialmente e vivono spesso nei parchi o nelle strade nelle principali città del paese – si ritiene che a Istanbul ce ne siano ora 100mila – è ancora più drammatica. Molti bambini sono costretti a mendicare per sopravvivere e procurare da mangiare alle famiglie. Con l’arrivo del freddo le loro condizioni di vita si sono ulteriormente deteriorate. (ANSAmed).