28 nov – E’ il giorno della decadenza di Silvio Berlusconi da senatore. Ma è anche il giorno del decadimento delle istituzioni e di molti suoi rappresentanti.
I nemici del Cavaliere sbandano e sbrodolano una gioia sguaita che tracima nella volgarità. C’è chi parla di “cancro estirpato” (Francesco D’Uva del Movimento 5 Stelle) e chi brinda sguaiatamente. Ma c’è anche chi tira fuori i ricordi di una violenza ancora fresca. Stefania Pezzopane è una senatrice della Repubblica italiana, eletta nelle file del Pd, e divenuta celebre per essere stata coordinatrice dei lavori di ristrutturazione dopo il terremoto dell’Aquila. Era lei che accompagnava i grandi del mondo, durante il G8, attraverso le rovine della terra abruzzese. Ma non solo. E’ anche – non è un particolare da poco – vicepresidente della Giunta dele elezioni e delle immunità parlamentari. La giunta, presieduta da Dario Stefàno, che si è espressa sulla decadenza di Berlusconi.
Militante incallita e antiberlusconiana convinta, la Pezzopane, non ha voluto perdersi questa occasione per festeggiare. Appena il Senato caccia il Cavaliere lei festeggia. Poco prima, tal Luigi Nusca, condivide sul profilo della senatrice una foto di Berlusconi sanguinante, ferito dal Duomo scagliato da Tartaglia. “Grazie Stefania, oggi si brinda”, scrive in calce all’immagine, il di lei amico. La foto rimane sulla “bacheca” della senatrice della Repubblica che sigla l’omaggio con un “mi piace”. Alla faccia della moderazione. Prima di tutto è decaduto il buon gusto. E il senso della vergogna. il giornale
Ma così non si configura il reato di incitazione alla violenza?