28 nov – Nel travagliato cammino del disegno di legge di stabilità 2014 si salva l’estensione della social card (o carta acquisti) agli immigrati. È una misura prevista anche dal maxiemendamento su cui il governo ieri notte ha incassato la fiducia in Senato, nonostante il passaggio di Forza Italia all’opposizione.
Il comma 138 dice infatti che la social card, spetterà, oltre che agli italiani, anche ai “cittadini comunitari ovvero familiari di cittadini italiani o comunitari non aventi la cittadinanza di uno Stato membro che siano titolari del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente, ovvero cittadini stranieri in possesso di permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo”.
La social card è una carta di credito, sulla quale lo Stato ricarica 80 euro ogni due mesi, da utilizzare per comprare alimenti o medicine, oppure per pagare le bollette di luce e gas. Viene concessa ai minori di tre anni (il titolare è il genitore) o agli anziani dai sessantacinque anni in su più bisognosi. In entrambi i casi, infatti, tra gli altri requisiti, c’è un indicatore di Situazione Economica Equivalente inferiore ai 6mila700 euro l’anno.