26 NOV – Nello scorso luglio i commissari della troika ad Atene hanno imposto al governo fantoccio di Samaras nuovi tagli nel settore pubblico. Dopo la tv di Stato Ert l’esecutivo ha chiuso anche molti ospedali.
In compenso ad Atene è stata aperta la prima ‘stanza del buco’ (alla quale ne seguiranno altre) per limitare la crescita dei casi di malattie infettive dovuta alla crisi. L’iniziativa è stata presentata oggi dall’agenzia governativa contro la droga Okana, secondo cui in realtà dall’apertura lo scorso ottobre del servizio sono già 200 le persone che ne hanno usufruito.
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Dall’inizio della crisi, hanno sottolineato anche alcuni rapporti dell’Oms, nel paese c’è stato un grande aumento dei casi di Hiv ed epatiti dovuto soprattutto alla pratica di scambiarsi le siringhe e al sempre maggior numero di tossicodipendenti tra i disoccupati, ormai un terzo della popolazione. Molti dei 25mila tossicodipendenti stimati, spiegano ancora le autorità riprese da diversi media locali, sono inoltre senza fissa dimora, e non hanno accesso quindi ai ‘normali’ servizi sanitari, che oltretutto hanno subito forti tagli.
Nelle ‘stanze’ i pazienti riceveranno siringhe pulite e assistenza medica. ”La richiesta aumenta ogni giorno – spiega Sakis Papaconstantinou, a capo di Okana -. Probabilmente dovremo aprire altre stanze nella città molto presto”.