26 nov – In Grecia tre famiglie su cinque, fra quelle considerate socialmente vulnerabili, hanno fatto fatica a sfamare i loro figli e in molti casi non ci sono riuscite. A rivelare il drammatico dato, come riferisce il diffuso quotidiano ateniese Eleftherotypia (Stampa libera) è lo studio condotto su un campione di 16mila nuclei famigliari e finanziato dalla Fondazione benefica Stavros Niarchos. Dal rapporto risulta che il 60% delle famiglie ha sofferto di insicurezza alimentare, il 23% la fame.
Intanto l’inviato del Fondo Monetario Internazionale in Grecia, Poul Thomsen, ha dichiarato a Kathimerini che la troika impone di accelerare le riforme nel pubblico impiego, con il licenziamento, in particolare, di “lavoratori non performanti”.
Concordo appienamente Enrico!
Usciamo al più presto dall’unione e dall’euro!
Ma a maggio la situazione inizierà a cambiare con le elezioni del parlamento europeo!
“la troika impone di accelerare le riforme nel pubblico impiego, con il licenziamento, in particolare, di “lavoratori non performanti”.
Allora i primi a dover essere licenziati in tronco dovrebbero essere i super-parassiti di Bruxelles,autentici mostri-vampiri e genocidi!