24 NOV – La Commissione Ue ha chiesto all’Italia di intervenire per assicurare la piena conformità alle norme dell’Ue sui diritti dei passeggeri nel trasporto ferroviario. L’Italia non ha ancora istituito un organismo ufficiale autorizzato a vigilare sulla corretta applicazione dei diritti dei passeggeri ferroviari nel suo territorio, né ha stabilito norme per sanzionare chi non rispetta di ritti dei passeggeri. Senza queste due misure necessarie e giuridicamente vincolanti, i passeggeri che si spostano in treno in Italia o dall’Italia verso altri Paesi dell’Ue non saranno in grado di far valere i loro diritti in caso di problemi durante il viaggio, spiega Bruxelles.
Il regolamento sui diritti dei passeggeri nel trasporto ferroviario avrebbe dovuto essere attuato dagli Stati membri entro il 3 dicembre 2009. Tuttavia, al momento l’Italia ha istituito un organismo a titolo solo provvisorio, che non dispone delle piene competenze né dell’autorità necessaria per far applicare le norme europee. Se l’Italia non ottempererà ai propri obblighi legali entro due mesi, la Commissione potrà decidere di citarla alla Corte di giustizia.