21 nov – Il manipolo di ragazzetti, non hanno nemmeno dodici anni, si piazza appena oltre il guard rail, lungo la tangenziale che costeggia via Bassette. Attende che passi il malcapitato e colpisce. I ragazzini approfittano della curva che costringe l’automobilista a rallentare per prendere la mira, puntando dritto al parabrezza. A finire vittima di questo gioco assurdo, vigliacco e pericoloso, domenica pomeriggio, è stata Cristina Vania e la sua famiglia.
Sono partiti da casa, a Polverara, verso le 14, diretti al negozio di scarpe Pittarello che sorge a un passo dall’Ikea.
Hanno sbagliato uscita e si sono ritrovati a percorrere il dedalo di tangenziali e svincoli che circonda l’area commerciale di Padova Est. Sono finiti lungo il tratto di strada che costeggia il campo nomadi di via Bassette.
Arrivati alla maxi curva si sono visti apparire davanti tre ragazzini: «Mi sono chiesta che cosa facessero lì. Se ne stavano dietro il guard rail a guardar sfrecciare le auto. Un attimo dopo ho visto uno di loro alzare le braccia. Teneva in mano una pietra che ha scagliato contro la nostra automobile. Ha preso in pieno il parabrezza, sfondandolo. Mio marito ha mantenuto il sangue freddo, non ha sbandato. Ha accostato e nel momento in cui è sceso dall’auto i tre ragazzini si sono dati alla fuga, diretti verso il campo nomadi.
Cristina Vania ha avvertito le forze dell’ordine: «È arrivata una pattuglia della polizia stradale, che non ha potuto far altro che constatare l’accaduto. Abbiamo poi presentato denuncia alla stazione dei carabinieri di Legnaro. Ci è stato detto che lo stesso giorno erano giunte altre segnalazioni di automobilisti colpiti da pietre lungo quel tratto di strada». […]
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E le forze dell’ordine hanno le così dette mani legate!!! Saranno minori che non potranno essere messi in gabbia!!!
Ma io in gabbia li metterei insieme ai genitori che sono i responsabili dell’educazione dei propri figli…
Ah si che ingenua, loro non hanno un’educazione!!!