18 nov. – Per vedere cosa puo’ essere il Pda guida Matteo Renzi occorre aspettare la “prova del budino, lo si scopre mangiandolo… Certo quello visto finora non e’ particolarmente brillante”. Massimo D’Alema, dai microfoni di Agora’ su Rai 3, torna a esprimere forti perplessita’ sul sindaco di Firenze confermando pieno sostegno a Gianni Cuperlo nella corsa per le primarie Pd.
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D’Alema usa anche le parole di ieri di Papa Francesco “diffidare dei falsi messia e dei falsi santoni”. Per D’Alema Renzi e’ un “abilissimo comunicatore” e vuole impostare la sua campagna sullo “scontro vecchio-nuovo”.
Ma l’ex premier punta l’indice contro l’impostazione culturale del sindaco fiorentino: “trovo nel programma di Renzi un tardo blairismo” con la sua vena “liberista” che era di moda “negli anni ’90 pero’ da allora sono passati tanti anni ed oggi la realta’ e’ un’altra”. Quindi di fatto “l’impostazione culturale di Renzi e’ molto vecchia”.
Per D’Alema, poi, non e’ vero che Cuperlo sia l’espressione della vecchia guardia: “ha il sostegno di moltissimi quadri giovani del partito” ed ha impresso una “netta discontinuita’ da Bersani”. La verita’ e’ che si confrontano due visioni di partito quella di Cuperlo fondata sulla difesa dei valori della “sinistra”, quella di Renzi per “un partito acchiappa tutto”. D’Alema torna anche a ribadire di non aver cambiato idea: Renzi avrebbe dovuto lasciar perdere il partito per impegnarsi “sulla cosa che gli sta piu’ a cuore” cioe’ la corsa per la premiership.(AGI) .