13 nov. – Diventa una questione politica l’episodio riportato ieri da ‘Libero’ con la lettera di un cittadino che sostiene di essere stato testimone, sabato scorso, in un ristorante in Toscana, “di un presunto comportamento offensivo da parte del ministro Saccomanni nei confronti del presidente Silvio Berlusconi”. Renato Brunetta e Raffaele Fitto definiscono “gravi” le parole del ministro.
Il primo a aprire il ‘caso’ e a dedicare alla questione un’interrogazione al presidente del Consiglio dei ministri, Enrico Letta, e al ministro dell’Economia e delle Finanze, Fabrizio Saccomanni, e’ il capogruppo Pdl alla Camera Renato Brunetta: “Chi scrive – si legge nel testo anticipato alla stampa – racconta di un pranzo in un tavolo accanto, dove erano presenti il ministro Saccomanni, sua moglie, ed altre due coppie di loro amici, ‘anch’essi noti’.
Secondo quanto riportato, per una buona mezz’ora i commensali al tavolo del ministro Saccomanni hanno commentato, a voce alta e senza alcuna discrezione, la compagna del presidente Berlusconi, le mogli di vari altri politici, e tutte le ‘colpe’ del Pdl. Tra i vari – sottolinea il presidente dei deputati Pdl – il commento piu’ offensivo pronunciato ad alta voce e’ stato: ‘Che bello vedere che a Berlusconi e ai suoi amici gli stanno facendo un culo come una capanna‘, seguito da risate compiaciute da parte degli altri commensali”.
Nella sua interrogazione, Brunetta chiede a Letta e a Saccomanni se questi fatti “corrispondano al vero, vista la non smentita, ad oggi, del ministro dell’Economia e delle Finanze; se si ritiene opportuno che un membro del governo si renda protagonista di un fatto cosi’ increscioso, che tende a colpire, ridicolizzare e demolire l’immagine del leader di una delle forze che sostengono il medesimo governo, nonche’ l’intero partito del ‘Popolo della Liberta” e, di conseguenza, tutti i suoi elettori; quali interventi intenda adottare il presidente del Consiglio, nell’ambito della sua responsabilita’ in merito alla tutela dell’unita’ dell’indirizzo e politico amministrativo del governo, per stigmatizzare tale comportamento e per impedire che episodi del genere non si verifichino in futuro”.
Anche Raffale Fitto definisce “grave e sintomatico che non vi sia stata alcuna smentita alle battute e alle irrisioni che alcuni giornali hanno attribuito al ministro Saccomanni verso il nostro leader”.
Il vicepresidente dei senatori ‘azzurri’, Giuseppe Esposito, aggiunge: “Saccomanni smentisca. Comprendiamo il possibile clima da osteria, ma ci auguriamo che le frasi offensive contro il presidente Berlusconi e la sua compagna, riportate oggi dalla stampa, vengano prontamente smentite”, dice Esposito. “Sarebbe molto grave – sottolinea – se un ministro di questo governo usasse o condividesse�un simile frasario nei confronti del suo principale alleato”. (AGI) .
Contro Berlusconi è tutto lecito, contro gli altri no. Io al posto di Berlusconi avrei chiuso la partita IVA, mi sarei fatto ridare il passaporto dal capo dello stato e sarei scappato all’estero.. Non merita di vivere in questo stato.
è solo la superficie di un perverso criterio di pregiudizio già grave nei confronti dell’avversario politico ma ancora più grave nei confronti di chi sostiene lo stesso governo di cui Saccomanni è ministro.