Paolini dal carcere: “Uno dei ragazzi è il mio fidanzato, il nostro è amore”

Paolini

12 nov -12 nov. – “Non c’e’ alcuna induzione alla prostituzione, ne’ sfruttamento. Quella che avevo e ho tuttora con quel ragazzo di 17 anni e’ una storia d’amore che va avanti da 8 mesi. Ci amiamo. Il nostro e’ un rapporto alla luce del sole, siamo stati assieme in piscina persino al circolo ufficiali dell’esercito, lui ha conosciuto i miei genitori e io sua madre”. Gabriele Paolini, dal carcere di Regina Coeli dove si trova da domenica sera dopo essere stato arrestato dai carabinieri, grida tutta la sua innocenza.

Con gli avvocati Lorenzo Lamarca e Massimiliano Kornmuller che sono andati a trovarlo, il disturbatore tv per eccellenza si e’ lamentato del trattamento mediatico subito dagli organi di stampa. “Non ho pagato nessuno per fare sesso e soprattutto non ho indotto nessuno a prostituirsi – ha spiegato Paolini, certo di poter chiarire la sua posizione domani quando sara’ interrogato dal gip -. Il ragazzo con cui sto e faccio sesso, con il suo consenso, mi e’ stato presentato tempo fa dall’altro studente di 17 anni che, incontrandomi per strada, mi ha chiesto un autografo e poi mi ha fatto conoscere pure il giovane romeno.

Non e’ vero, dunque, che questi minori li ho conosciuto tramite chat cosi’ come e’ falso che si sia fatto uso di droga, come ha scritto qualcuno. E’ vero che ho fatto delle riprese video con il mio fidanzato ma si trattava di filmati per uso personale, non certo da destinare alla divulgazione”.

I difensori di Paolini sono pronti a fare ricorso davanti al tribunale del riesame per far revocare l’ordinanza di custodia cautelare.
“Quello del gip – sostengono – e’ un errore di interpretazione.
Paolini usava quella cantina, che era nella disponibilita’ di una sua zia, per avere un po’ di privacy con il suo fidanzato.
In un filmato che presto sara’ consegnato agli inquirenti entrambi si dichiarano reciproco amore. Con gli altri due minori non c’e’ stato proprio nulla”.