6 nov – (ravennaedintorni) Non c’è nessun Lanfranco Rossati tra i dipendenti di Start Romagna, l’azienda di trasporto pubblico locale finita suo malgrado sulle pagine dei giornali per il caso dell’autista di autobus omofobo. La notizia era stata battuta nella serata di ieri dall’agenzia Dire, ripresa anche dal nostro sito internet e questa mattina era sui tre quotidiani locali.
I fatti: su Facebook un certo Lanfranco Rossati lancia veri e propri attacchi nei confronti degli omosessuali sulla bacheca dell’Arcigay Frida Byron di Ravenna. Ne nasce un dibattito con quasi duecento commenti in cui Rossati, oltre a pubblicare insulti omofobi, dice chiaramente di fare l’autista di autobus, raccontando anche di una volta quando scherzò con un controllore su una barzellata sui gay. Discussione che non è sfuggita all’assessore alle Società partecipate, Valentina Morigi, che ha avvertito il sindaco, che a sua volta ha chiesto a Ravenna Holding, la società che gestisce le partecipete del Comune tra cui Start, di intervenire.
Carlo Pezzi, presidente della Holding, in un primo momento ha preso tempo, mentre stamattina, dopo le verifiche del caso, ha reso noto che non esiste nessun Lanfranco Rossati tra gli autisti degli autobus della società. «Dalle prime verifiche svolte – si legge anche nella sua nota – tali generalità non corrisponderebbero neppure ad alcun dipendente di aziende private a qualunque titolo partecipi al servizio di trasporto pubblico nel bacino di Ravenna. Condivido in ogni caso l’intenzione già comunicata dalla società di attivare tutte le azioni a tutela della propria immagine e la ferma contrarietà a qualsiasi espressione omofoba o discriminatoria».
Nel frattempo nella notte è scomparso da Facebook il profilo incriminato ed è stato cancellato anche il post dalla bacheca dell’Arcigay (salvata comunque dalla stessa associazione). Noi possiamo testimoniare che il profilo di Lanfranco Rossati era dettagliato, con informazioni sul suo lavoro (prima in Atm e poi Start) e foto. La sua foto del profilo è quella che abbiamo deciso di pubblicare in questo articolo, consapevoli che potrebbe essere una persona ignara di tutto, e quindi vittima di un reato. Per questo lanciamo un appello alla persona ritratta nella foto a contattarci, e chiediamo allo stesso modo di farlo ai nostri lettori che dovessero riconoscerla. Non si può però escludere il fatto che dietro a Lanfranco Rossati ci fosse un vero autista di autobus, che ha scelto di iscriversi al social network con un nome falso. E anche in questo caso, siamo naturalmente disponibili a ospitare qui la sua versione dei fatti.