6 nov – La Giunta regionale della Toscana deve chiedere al Governo ed al Parlamento italiano un cambiamento radicale nella legislazione sull’immigrazione, che porti alla cancellazione della Bossi-Fini e del pacchetto sicurezza, all’abolizione del reato di clandestinità, al varo di una legislazione organica sul diritto di asilo, all’adozione di norme che favoriscano l’ingresso regolare, l’accoglienza e l’inclusione dei migranti.
L’impegno è contenuto in una mozione presentata dal gruppo Pd dopo la tragedia di Lampedusa ed approvata a maggioranza dal Consiglio regionale. Nel testo si chiede anche che il tema dell’immigrazione e del diritto di asilo diventino competenze dell’Unione Europea per un governo comune del fenomeno migratorio.
Il consigliere Marco Taradash (Pdl) ha annunciato il proprio voto di astensione per “il tono ed il contenuto non rituale”, sottolineando l’inutilità del reato di clandestinità, di fatto non applicabile. A suo giudizio, però, nel testo manca una valutazione complessiva sul fenomeno ed un’indicazione precisa su quale politica attuare per l’immigrazione, ma c’è solo un rinvio al livello europeo.
Il voto di astensione è stato dichiarato anche da Antonio Gambetta Vianna (Più Toscana – Fed. Cristiano Popolari). “Abbiamo ceduto all’Unione Europea la sovranità su molte cose – ha commentato – Cediamole anche quella sull’immigrazione”. E’ stato Tommaso Villa (Pdl) ad annunciare il voto contrario del gruppo. “Un cambiamento radicale della legislazione ed una cancellazione della Bossi-Fini – ha affermato – non fa parte del nostro progetto politico”.
“Sono problemi che vanno affrontati con grande pragmatismo e grande razionalità. Occorre un cambio di passo ed una maggiore maturità” ha rilevato Vanessa Boretti (Pd), sottolineando la necessità di guardare all’immigrazione come fenomeno culturale, economico, politico ed al Mediterraneo come luogo di scambio. “Bisogna prendere atto che le politiche attuate hanno fallito – ha aggiunto – Serenamente, senza approcci ideologici, bisogna rimetterci mano. Va bene l’unione Europea, ma l’Italia deve fare le propria parte, iniziando dal reato di clandestinità. Si deve essere giudicati per quello che si fa, non per quello che si è”.
Il voto favorevole del gruppo Udc è stato annunciato da Marco Carraresi, che ha sottolineato come la Bossi-Fini sia solo una “brutta fotocopia” della precedente Turco-Napolitano, con l’aggiunta del reato di clandestinità, che ha prodotto più danni che vantaggi. “Il problema va affrontato – ha concluso – ed una nuova legge deve essere varata”.
Ci si specula di sopra e’ chiaro che questi naufraghi cercheranno
di assestarsi in Europa.
Pretendono perché ci reputano causa del loro male.
Se diventeranno tanti allora poi chissa’, vedremo.
Non possono dire che sono i governi stessi ad averlo pianificato in cambio
di….favori,diciamo cosi’.
Credono che poi i clandestini-una volta”regolarizzati”e con cittadinanza italiana,gli daranno il voto;errore:si faranno un partito per se stessi!