5 nov – «per l’ Europa è vera emergenza» e il problema non è di facile soluzione. Così l’amministratore delegato di Eni, Paolo Scaroni, nel suo intervento alla Johns Hopkins University. Già penalizzata da una bassa domanda e da un mercato del lavoro rigido, l’Europa deve fronteggiare prezzi del gas tre volte più alti rispetto agli Usa e un costo dell’elettricità doppio. La somma di questi fattori «è devastante – ha avvertito Scaroni – e ogni business dell’energia che può ricollocarsi negli Usa dall’Europa lo sta facendo e la domanda di gas risulta in calo del 15% dal 2008».
«La Russia potrebbe risolvere i problemi di competitività dell’Europa» se si rinuncerà a sviluppare lo shale gas domestico, ha aggiunto Scaroni,. La Russia, che già fornisce all’Europa un quarto delle sue importazioni di energia, ha illimitate riserve di gas e costi di produzioni inferiori allo shale americano. Per il momento la Russia pensa a massimizzare i profitti, vendendo al prezzo più alto possibile «ma c’e spazio per trovare un accordo strategico e non solo commerciale – ha detto Scaroni – perché è un interesse comune”. Secondo Scaroni, la Russia non diventerà l’Oklahoma dell’Europa nel breve termine «ma la forza di gravità – ha detto – sembra spingerci verso un accordo strategico con i russi se in Europa non si farà la rivoluzione dello shale gas perché l’Ue non può sopravvivere con l’energia a questi costi».
Con Putin gli accordi vanno bene, SAIPEM sta costruendo il gasdotto Asia-Europa che parte dal Caspio. Con Berlusca si misero bene d’accordo, infatti lo ha difeso anche su twitter!
Putin non molto tempo fa disse:
“Non volete il gas e il nucleare, vi riscalderete, con la legna?
Dovrete andare in Siberia a comprare la legna da ardere, voi europei non avete nemmeno la legna da ardere.”
/———–/
Io aggiungo:
Avete voluto le verdi energie?.. pagherete caro pagherete tutto… 🙂