4 nov. – Un tunisino trattenuto al Cie di Milo, alla periferia di Trapani, e’ rimasto ferito durante un tentativo di fuga dalla struttura. L’uomo sarebbe caduto mentre tentava di superare il muro di cinta del centro e si e’ fratturato un tallone. E’ ora ricoverato all’ospedale Sant’Antonio Abate di Trapanimm con una prognosi di 30 giorni.
Altri 4 migranti sono riusciti a fuggire. E’ accaduto nella serata di sabato ma lo si e’ appreso solo ora.
Questa mattina intanto 26 richiedenti asili hanno protestato pacificamente per un paio d’ore davanti alla Prefettura di Trapani. Provenienti da Bangladesh, Pakistan, Afghanistan e Somalia, gli stranieri lamentano le lungaggini burocratiche per il riconoscimento dello status di rifugiato e le precarie condizioni in cui sono costretti a vivere, fuori dai centri di accoglienza. “Da 4-5 mesi siamo in Italia -dicono- ma viviamo per strada senza cibo ne’ acqua. Spesso dormiamo fuori dal Cara di Salinagrande. Ci laviamo in mare e non abbiamo assistenza medica“.
Ai cronisti gli immigrati hanno mostrato sfoghi cutanei ed escoriazioni alle gambe e ai piedi. Una delegazione di manifestanti e’ stata ricevuta dal vice prefetto Umberto Massocco che ha assunto l’impegno di convocare una riunione con i dirigenti della questura e i responsabili del Cara di Salinagrande. “Si tratta – fanno sapere dalla prefettura – probabilmente di soggetti che, una volta arrivati in Italia, hanno raggiunto Trapani autonomamente via terra. Verificheremo la loro situazione e valuteremo se si puo’ individuare una struttura dove ospitarli”.