Gasparri: nel PD vergognosa compravendita di tessere, centinaia di immigrati coinvolti

4 nov – ”Aldila’ degli aspetti statutari che sono problema del Pd e non nostro, emerge una questione di tipo sociologico nello scandalo del tesseramento. Ovunque, e lo denunciano loro esponenti di punta, c’e’ un uso dal sapore vagamente razzista di masse di manovre composte da extracomunitari”. Lo sostiene Maurizio Gasparri (Pdl), vice-presidente del Senato.

”Non ci sono solo gli albanesi di Asti, pare in maggioranza tra gli iscritti locali – prosegue Gasparri – ma come dice una persona seria di quel partito come Vannino Chiti, una ‘vergognosa compravendita di tessere con centinaia di immigrati‘ coinvolti. Dal Piemonte a Empoli, da Roma alla Campania. Speculazione non nuova. Il Pd di Veltroni annullo’ le primarie per il comune di Napoli, con frotte di cinesi in coda ai seggi. Anche a Roma le primarie di Marino avrebbero registrato un anomalo supporto di truppe di supporto multinazionali”.

asti

”Le polemiche sollevate dagli stessi esponenti del Pd – aggiunte l’esponente del Pdl – ci dicono che non siamo di fronte al trionfo della partecipazione multietnica, successo dell’integrazione. Ma piu’ volgarmente alcuni cinici manovratori usano, c’e’ chi dice con sforzi economici non irrilevanti, associazioni o aggregazioni di stranieri per vincere la sfida. Un uso quindi non virtuoso e da politica di integrazione, ma al contrario una pratica un po’ razzista piu’ simile a un insano traffico’‘. Quindi conclude: ”C’e’ da riflettere, anche e sorprattutto a sinistra su questo sistema Lothar, cosi’ si chiamava il volenteroso aiutante di Mandrake con fez e pelli di leopardo. Insomma il Pd usa gli stranieri come truppa coloniale per le sue guerre interne che quasi nel cento per cento dei casi vengono combattute da indigeni italiani. Se non e’ razzismo questo? Giu’ le mani dagli immigrati. Non e’ questa l’integrazione. Chissa se lo hanno spiegato alla Kyenge”.