2 nov – Una sprangata da capogiro. Nel 2014 gli italiani pagheranno 1,1 miliardi di euro di tasse in più. Il tutto a seguito delle disposizioni fiscali introdotte dalla legge di Stabilità.
A dirlo è l’Ufficio studi della Cgia che ha calcolato l’impatto economico riconducibile agli effetti di tutte le nuove voci fiscali introdotte dal ddl di Stabilità. Il bilancio arriva dalla differenza tra le nuove entrate fiscali e le minori imposte e contributi che interesseranno l’anno prossimo gli italiani. A fronte di poco più di 6 miliardi di euro di nuove entrate tributarie a cui si aggiungono 65 milioni di entrate extra tributarie e altri 135 milioni di riduzione dei crediti di imposta, nel 2014 gli italiani saranno chiamati a versare allo Stato complessivamente 6,227 miliardi di euro di nuove imposte.
“A nostro avviso il risultato è sottostimato. Corriamo il pericolo che il saldo sia più pesante. Secondo i tecnici del Governo, la Trise, vale a dire il nuovo tributo sui servizi, dovrebbe farci risparmiare un miliardo di euro rispetto a quanto pagavamo di Tares e di Imu. Un vantaggio economico che, purtroppo, rischia di essere eroso dall’azione dei Sindaci. I Comuni, infatti, avranno un’ampia discrezionalità nell’applicazione della Trise ed è molto probabile che ne inaspriranno il prelievo per lenire le difficoltà economiche in cui versano, con evidenti ripercussioni negative per i bilanci delle famiglie e delle imprese”, ha dichiarato il segretario della Cgia, Giuseppe Bortolussi. Insomma grazie a Letta il portafoglio degli italiani resterà aperto ancora a lungo. E a pagare saremo sempre noi.