1 nov – Arriva la ‘clinica da polso’ e sulla sanità si risparmia il 58%. La rivoluzione elettronica in campo sanitario passa anche per piccoli strumenti: un orologio da polso che monitora il paziente cronico, scompensato cardiaco e diabetico, con il supporto remoto del medico. A illustrare i risultati di un esperimento portato avanti in alcune zone montane del Piemonte è stato il medico Shai Misan nel corso della sezione E-healt del 22/o Global Forum in corso a Trieste. ”Grazie a questo strumento – ha riferito Misan – si sono avuti risultati di risparmio medio del 58% dei costi per visite in pronto soccorso e di visite specialistiche”.
Altri esempi vengono dalla tracciabilità elettronica dei farmaci, con notevoli risparmi economici e aumentata sicurezza del paziente, nell’ospedale di Verona e l’attivazione di una piattaforma gestionale nella banca dell’occhio di Venezia che ha portato al risparmio in termini di tempi di guarigione (da mesi a settimane) grazie allo scambio di informazioni reali e la definizione di una terapie personalizzate.
Il Global forum, organizzato dalla Fondazione Stock Weinberg, sceglie ogni anno una città nel mondo (l’anno scorso era Stoccolma) per esaminare l’evoluzione della società digitale. All’evento di Trieste partecipano 400 persone da 34 Paesi.
[dividers style=”2″]
Entro pochi anni il 40% dei servizi sanitari per i malati cronici, dai monitoraggi dei parametri vitali ai consulti, sará fatto da casa tramite telemedicina, con un grande risparmio sui costi per la sanitá. La previsione è degli esperti riuniti a Edimburgo per la prima European Telemedicine Conference, con più di 400 iscritti.
”L’uso dei servizi di medicina a distanza sta avendo un impatto tremendo sul trattamento dei pazienti con malattie croniche – spiega Andrew Watson, direttore esecutivo telemedicina dell’University of Pittsburgh medical Center (Upmc), centro che collabora con l’Ismett di Palermo anche in progetti di telemedicina, e relatore della sessione dedicata alle malattie croniche – grazie alla telemedicina si possono vedere con anticipo i cambiamenti nello stato di salute, intervenendo prima che sia necessario il ricovero, e in generale si possono seguire tutti gli aspetti della vita del paziente”.
Le nuove tecnologie, su cui si sta facendo il punto durante l’evento che termina domani per dare poi appuntamento a Roma l’anno prossimo, permettono di risparmiare sui costi, ha confermato l’esperto, ”Gli studi in merito giustificano l’ottimismo di chi, come il vostro ministro della Salute, punta sulla telemedicina per abbassare i costi – sottolinea Watson – nel nostro ospedale, ad esempio, il programma per seguire a distanza i pazienti con problemi cardiaci congeniti ha ridotto le riammissioni in ospedale dal 28 al 9%, con un vantaggio economico evidente. Ma la telemedicina può entrare dappertutto, dai luoghi di lavoro ai pronto soccorso”