Con la crisi meno sepolture. Boom di cremazione: +25%

cremaz31 ott – La crisi economica incide oramai anche sulle scelte dei cittadini in tema di esequie e funerali, modificando le abitudini degli italiani in un ottica di riduzione delle spese. Lo afferma il Codacons, che come ogni anno in occasione della ricorrenza del 2 novembre fornisce i dati sul fenomeno del “caro estinto”.

Negli ultimi due anni si è registrata nel nostro paese una crescita molto forte della cremazione (+25%), sempre più preferita alla classica tumulazione – spiega l’associazione – Questo perché la cremazione comporta costi sensibilmente inferiori rispetto all’inumazione a terra e alla tumulazione in loculo o tomba di famiglia, e consente risparmi di migliaia di euro.

Sempre in un’ottica di tagli e risparmi, da qualche anno a questa parte stanno prendendo piede in Italia i cosiddetti funerali “low cost”, che consentono di ridurre sensibilmente la spesa limitando al minimo i servizi e gli accessori, per un costo complessivo al di sotto dei 1.500 euro (escluse tasse e servizi cimiteriali), a fronte di una spesa media per un funerale classico compresa tra i 4.000 e i 4.500 euro.

Il costo di un funerale è comunque estremamente variabile e dipende dalle tante voci che lo compongono – spiega inoltre il Codacons – per una bara, infatti, si può spendere da un minimo di 500 euro fino ad oltre 15.000 euro, a seconda della tipologia della cassa, del legno, del rivestimento interno, degli inserti scelti, ecc. Mediamente in Italia il costo di una corona di fiori varia dai 100 ai 200 euro, quello di un cuscino dagli 80 ai 150 euro, quello della lapide dai 500 ai 1500 euro, mentre per gli annunci mortuari si spende dai 300 ai 1000 euro.

Un funerale costa nelle città del sud Italia mediamente il 15-20% in più rispetto al resto d’Italia. Questo perché l’ultimo saluto al defunto è una cerimonia particolarmente sentita nel Mezzogiorno, che induce i parenti dell’estinto a non rinunciare ad alcun accessorio e a scegliere servizi di un certo livello. Anche per questo è cresciuto negli ultimi anni il numero di coloro che scelgono di pagare una cerimonia funebre a rate, scelta compiuta oggi dal 35% degli italiani.