29 ott – Una serie di volantini e una grande scritta che campeggia davanti al Seven bar di via Imbriani. “Qui omofobi” reca indicando l’esercizio commerciale. Il “raid” è avvenuto nella notte. I proprietari del locale, così come diversi esercizi commerciali, si sono ritrovati un foglio, firmato “Brigate rose” che accusa gli avventori del bar di aver insultato e poi picchiato un omosessuale. Diversa la versione dei titolari – rei secondo il messaggio di non aver mosso un dito – che respingono ogni accusa. “Mai discriminato nessuno, l’80% dei nostri clienti sono omosessuali”. Sul fatto sta indagando la Digos, intervenuta insieme alle Volanti.
Questo il testo della missiva attaccato sui due lati del gazebo del Seven e ricevuta anche da altri commercianti della via: “Nei giorni scorsi avventori abituali del bar oggetto della nostra iniziativa e sotto lo sguardo inerte dei gestori hanno ripetutamente insultato e picchiato una persona in quanto omosessuale. L’omofobia e l’inciviltà non devono più abitare qui. Brigate Rose”.
Tutt’altra la versione fornita dal locale e da alcuni clienti. I fatti in questione risalirebbero a circa una quindicina di giorni fa. Secondo la loro ricostruzione sarebbe esploso un parapiglia sulla strada a pochi metri dal locale, che ha coinvolto un omosessuale residente nella zona e un cliente. “Prima gli ha sputato addosso mentre era seduto nel gazebo – all’esterno del locale – poi in strada gli ha messo le mani addosso”. Ne è scaturita quindi una scazzottata, che ha costretto all’intervento i carabinieri, che stanno indagando sull’accaduto. L’omosessuale quindi avrebbe rivolto insulti anche alla barista.
“Non facciamo discriminazioni, siamo nel duemila – continuano i titolari – non ce ne siamo fregati, vogliamo che l’esercizio sia sempre tranquillo. Si vuole creare un caso, non ce l’abbiamo con i gay, l’80% dell’incasso arriva da loro”. Sulla stessa linea alcuni clienti: “Lo chiamano gay bar, è solo un grosso equivoco”. Il locale ha sporto denuncia alle Volanti. I fatti sono al vaglio della Digos.