“Mi hanno massacato, Padova è in mano a baby gang di immigrati”

padova28 ott – PADOVA. «Mi hanno provocato e hanno scaricato su di me tutta la loro rabbia. Ecco come mi hanno ridotto, in pieno giorno, alla fermata del tram. Questo non è bullismo: è un problema molto più ampio e articolato». Alexander Guedj, 26 anni, padovano, laureando in Giurisprudenza, madre italiana e padre francese, si sfoga così dopo l’aggressione subita giovedì pomeriggio da un gruppo di giovanissimi: due ragazzi e due ragazze, tutti minorenni, immigrati di seconda generazione.

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«Stavo aspettando il tram per tornarmene a casa quando una di quelle due ragazze si è avvicinata a me e mi ha spinto. Io l’ho invitata a portare rispetto e lei mi ha offeso e minacciato. Non ho avuto nemmeno il tempo di replicare che sono stato circondato dal suo gruppo. In quattro mi hanno preso a pugni e trascinato per i capelli. Hanno continuato a colpirmi anche quando mi trovavo a terra». È successo verso le 16 alla fermata di riviera Tito Livio. L’aggressione è stata vista da molte persone. «Un’ambulanza si è fermata e gli infermieri a bordo sono intervenuti in mia difesa. I due ragazzi sono fuggiti e lì sono rimaste solo le due giovani».

«Ciò che mi è successo non è un caso isolato ma una prassi consolidata delle gang di giovani. Ho l’impressione che qui manchino le condizioni per favorire la vera integrazione. Non voglio fare politica ma ciò che mi è successo proprio non riesco ad accettarlo».

mattinopadova

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