COLLE DI VAL D’ELSA – “La manifestazione disturba la preghiera dei musulmani”, è questa la risposta data dalla questura di Siena ad Armando Manocchia, presidente dell’Associazione “Una Via Per Oriana Fallaci” che aveva comunicato di voler organizzare, per il prossimo venerdì, un Sit-in davanti alla moschea di Colle Val d’Elsa.
Obiettivo sarebbe stato quello di protestare contro le istituzioni locali e nazionali che, in barba alla Costituzione Italiana, hanno concesso le autorizzazioni alla realizzazione di quello scempio che oltretutto, è un pugno nell’ occhio anche dal punto di vista ambientale e paesaggistico, visto il contesto in cui è collocata.
La notizia, riportata dal portale ImolaOggi, è di quella che faranno discutere, così come, fin dall’inizio, tutta la vicenda relativa alla moschea. “Venerdi 25, alle ore 11, si terrà a Colle Val d’Elsa l’inaugurazione della tanto vituperata moschea. L’inaugurazione era stata inizialmente annunciata per sabato 26, ma evidentemente, venuti a conoscenza delle manifestazioni di protesta in programma – con la scusa del loro giorno di preghiera – hanno strategicamente deciso di anticipare l’evento a Venerdì 25 alle ore 11.
Avranno sicuramente pensato che è molto più difficile far muovere la gente che lavora per partecipare a questa protesta, a meno che i partecipanti non vengano finanziati come fa la Cgil o il Pd, sia con elle che senza”. E’ questa quindi la considerazione del comitato, che, comunque non si da per vinto e attacca: “Venerdì 25 Ottobre, per gli islamisti dell’Ucoii, sarà un giorno memorabile e il Comune farà altrettanto e, con questo atto incostituzionale, continuerà nel suo suo progetto di demolire questa società.
Ci sono volute 15 anni di lotte, 6 anni per la costruzione (con alcune condanne per abusivismo edilizio) e 1 milione e 800mila euro compresi i 300mila euro del Monte dei Paschi di Siena (soldi nostri comunque). Tutto ciò consentirà di mettere un altro mattone per istituzionalizzare l’islam in Italia bypassando la Carta Costituzionale”.
Il Questore di Siena, negando il permesso per il Sit-in all’Associazione nata in nome di Oriana Fallaci, nega un sacrosanto diritto sancito dalla Costituzione. Questa la motivazione: “La manifestazione disturba la preghiera dei musulmani”, dovrà essere oggetto di una interrogazione parlamentare, perchè, il diritto di manifestare come anche il diritto di pregare è sancito dalla nostra Costituzione e dalla Cedu, la Commissione Europea dei Diritti Umani.
“La differenza sostanziale – dicono ancora dal movimento che porta il nome della Fallaci – sta nel fatto che non vogliamo impedire a nessuno di pregare, ma desideriamo semplicemente che venga rispettata la nostra Costituzione, la quale non prevede la costruzione di edifici di culto di confessioni religiose con le quali non è stato sottoscritto un Patto d’Intesa“. “Pur avendo ribadito che vogliamo manifestare la nostra contrarietà alle istituzioni che hanno concesso le autorizzazioni nella costruzione dell’edificio, (quindi almeno in questo caso, non ha come obiettivo l’islam, gli islamici o la religione islamica e le loro preghiere) non c’è stato nulla da fare”. Secca anche la parte finale della motivazione rilasciata dal Questore di Siena: “Se volete manifestare sceglietevi un altra location, ma non lì”.
Perchè altrimenti i muslim si offendono… poveriiiiiiiniiiii!