Per un telegiornale, anche se satirico, che dovrebbe farsi ricordare più per le sue denunce e le sue inchieste, questo nuovo inizio di stagione sta segnando per Striscia la notizia una decisa virata verso il futile pettegolezzo.
La colpa, che lo si voglia ammettere o cercare di nascondere, è da attribuire interamente ed esclusivamente ai dati di ascolto. Già nella stagione 2003-2004 l’Auditel ha cominciato a registrare una diminuzione via via più sensibile dello share (dal 27% ed oltre di dieci anni fa fino al 20,46% del 2012). E in questo ultimo anno i dati di ascolto si sono attestati sul 18,2%.
Poi, come se questo non fosse stato sufficiente, a fare precipitare ulteriormente lo share avrebbero contribuito la conduzione di Virgina Raffaele e le sue imitazioni, così tanto apprezzate dai telespettatori di Quelli che…, ma che non sono riuscite a conquistare alla stessa maniera quelli di Canale 5.
O, almeno, questo è il giudizio che rimbalzava fra i social network. Perché a fare concretamente le spese di questa situazione, almeno fino a pochi giorni fa, sembravano essere stati unicamente i due neo velini Elia Fongaro e Pierpaolo Petrelli.
Mandati in pensionamento anticipato per fare spazio al ritorno delle due tradizionali veline, che però, proprio ieri sera, sono magicamente rientrati dalla finestra. C’è chi dice a grande richiesta. Ma di chi, se la visione di due uomini che si prostravano davanti al sesso forte aveva suscitato malumori pari, se non superiori, a quelli sulla conduzione della coppia Hunziker-Raffaele?
E’ molto più probabile che il patron di Striscia Antonio Ricci non sia ancora riuscito a schiarirsi del tutto le idee su quale futuro “a prova di ascolto” dare alla sua creatura, e che per un po’ di tempo voglia continuare con questo gioco delle scatole cinesi (velini a fianco delle veline, coppie formate da un velino e da una velina), per tastarne gli effetti sullo share.
E in questo gli darà sicuramente un grosso aiuto il ritorno alla conduzione di Ezio Greggio. Anche lui sull’onda del gossip per le novità sulle sue disavventure con il Fisco rilanciate da Il fatto quotidiano.
Ma è giusto che siano i protagonisti degli stacchetti musicali, comunque uguali a se stessi da chissà quanto tempo, e i pettegolezzi a determinare il successo di un programma di informazione?
Luca Balduzzi